(Adnkronos) – Il Salone Margherita deve vivere. Pippo Franco, Leo Gullotta e Valeria Marini si uniscono all'appello lanciato dal regista Pier Francesco Pingitore, patron del Bagaglino, alla Banca d'Italia, proprietaria del Salone Margherita, per la riapertura del teatro. "Il Salone Margherita – dice Pippo Franco all'AdnKronos – è un locale storico, uno spazio di spettacolo che ha attraversato molti anni". Un luogo in cui è stato riscosso "quel successo che per noi ha determinato 23 anni di televisione e 14 milioni di telespettatori. Le cose cambiano ed è possibile che trasformino un luogo come quello in un supermercato. Questo sarebbe uno scempio, un'aggressione di natura ambientale e culturale nei confronti di uno spazio che dovrebbe vivere ed essere difeso". "Sul palcoscenico – ricorda l'attore – interpretavamo il nostro tempo attraverso il cabaret che tirava fuori i paradossi dell'esistenza. Il pubblico ne aveva bisogno e anche noi. E' un luogo in cui, peraltro, si è esibito anche Petrolini. La chiusura del Salone Margherita è un peccato ed è una forma di deterioramento culturale", conclude. Anche per Valeria Marini il Salone Margherita "E' un luogo che ha regalato grandi emozioni. Quel palcoscenico ha qualcosa di unico. Ci sono stati spettacoli di grande successo. Al di là di questo ha dato anche lavoro a tante persone, ha dato vita a un mondo che non può sparire e morire. E' come se fosse stato chiuso il teatro Ariston di Sanremo. E' stato un teatro che per tanti anni ha rappresentato, e potrebbe farlo anche oggi, un luogo in cui dove tutto ciò che si immagina e si desidera può realizzarsi".  "Ringrazio – dice la Marini – il ministro della Cultura Sangiuliano per l'attenzione che ha riservato alla situazione del Salone Margherita. Lo ringrazio anche perché, con il suo operato, sta dimostrando di essere sempre attento al fatto che la cultura italiana venga protetta. Ringrazio anche l'onorevole Cangiano che ha portato avanti con l'onorevole Mollicone questa iniziativa", conclude la showgirl alludendo all'annuncio della presentazione di una risoluzione, primo firmatario Cangiano, per aprire un dialogo e un tavolo di confronto con la Banca d’Italia proprietaria dell’immobile.  "Il Salone Margherita è un luogo storico sia per lo spettacolo sia per l'architettura. E' un fatto di bellezza. Bisogna salvarlo". dice all'Adnkronos Leo Gullotta, che per molti anni ha calcato quel palcoscenico sostenendo la necessità di "ridare vitalità a questo luogo così come tanti altri luoghi simili chiusi da anni per incuria e ignoranza. Al Salone Margherita – ricorda Gullotta – sono stato per 20 anni insieme a tutti i miei compagni di lavoro. Facevamo tutto in diretta con una enorme presenza di pubblico". L'attore siciliano sottolinea infine la necessità di salvare anche altri teatri romani chiusi da tempo. "L'appello vale pure per il teatro Valle o il teatro Eliseo a Roma. Chiusure che, come quella del Salone Margherita, sono delle vere ferite".  —spettacoliwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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