(Adnkronos) –
Disco verde del Consiglio dei ministri al testo che punta a introdurre il premierato in Italia. Il via libera all'elezione diretta del presidente del Consiglio è arrivato all'unanimità, il "testo è stato approvato così come è entrato, senza alcuna modifica", spiega una fonte di governo all'Adnkronos.  Per il premier Giorgia Meloni si tratta della "madre di tutte le riforme che si possono fare in Italia". "La riforma che introduce l'elezione diretta del premier, garantisce due grandi obiettivi: il diritto dei cittadini a decidere da chi farsi governare, mettendo fine al gioco dei ribaltoni, ai giochi di palazzo o ai governi arcobaleno e tecnici, governi passati sulla testa dei cittadini per decidere cose che i cittadini non avevano chiesto". La riforma poi "consente che chi governa possa governare con un'orizzonte di legislatura, dunque abbia 5 anni per realizzare un progetto e dare stabilità, una condizione sostanziale per garantire strategia e guadagnare credibilità" anche a livello "internazionale". "Non a sta me ricordare – aggiunge – che in 75 anni di storia repubblicana abbiamo avuto 78 governi, con una vita media di un anno e mezzo".   
Il premier non è eletto a turno unico. La modalità del turno unico previsto nelle bozze inizialmente circolate sul disegno di legge costituzionale sul premierato, secondo quanto apprende l'Adnkronos è stata eliminata dal testo in Cdm per lasciare maggiore margine e flessibilità alla legge elettorale che fisserà le modalità e i dettagli della norma che stabilisce la elezione diretta.  Questa la sostituzione dell'articolo 92 della Costituzione: “Il Governo della Repubblica – si legge – è composto dal Presidente del Consiglio e dai Ministri, che costituiscono insieme il Consiglio dei Ministri. Il Presidente del Consiglio è eletto a suffragio universale e diretto per la durata di cinque anni. Le votazioni per l’elezione del Presidente del Consiglio e delle Camere avvengono tramite un’unica scheda elettorale. La legge disciplina il sistema elettorale delle Camere secondo i principi di rappresentatività e governabilità e in modo che un premio, assegnato su base nazionale, garantisca il 55 per cento dei seggi nelle Camere alle liste e ai candidati collegati al Presidente del Consiglio dei Ministri. Il Presidente del Consiglio dei Ministri è eletto nella Camera nella quale ha presentato la sua candidatura. Il Presidente della Repubblica conferisce al Presidente del Consiglio dei Ministri eletto l’incarico di formare il Governo e nomina, su proposta del Presidente del Consiglio, i Ministri.”.   —politicawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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